Il sistema Atletica italiano vede nei Gruppi Sportivi Militari un forte alleato, la quasi totalità degli atleti di alta fascia veste i colori di un corpo militare e l’aspirazione all’ingresso in una squadra militare è una delle leve motivazionali maggiori per Atleti e famiglie.

La prospettiva di una sistemazione in un ruolo statale nel post carriera gioca un ruolo determinante, così come anche la considerazione ed il prestigio che un atleta militare ha nelle relazioni con il resto della comunità atletica.

La disponibilità di mezzi organizzativi, logistici e di risorse fa poi il resto potendo quindi dare una risposta, grazie all’arruolamento, a gran parte delle esigenze di un atleta nella fase di alta specializzazione che deve indirizzare in maniera totalizzante i propri sforzi al raggiungimento dell’obiettivo agonistico di vertice.

Ci sono sicuramente degli effetti collaterali, laddove l’obiettivo dell’arruolamento vada ad assumere i connotati di unica chance di prosecuzione dell’atletica ad alto livello, questo accade soprattutto in quella fase della maturazione verso il livello assoluto (U23) e per quegli atleti di fascia medio-alta che sentendo di essere vicini ad un possibile incorporamento ne iniziano a subire la pressione. Chiaramente pur nella numerosità di Gruppi Militari, non vi è spazio per tutti gli atleti sebbene meritevoli e non vi è certamente spazio per “il secondo in graduatoria”.

Ancora, per effetto della possibilità di arruolamento fin già dai 17 anni nei corrispondenti corpi di polizia o di stampo militare cui fanno riferimento i Gruppi Sportivi, si è aperta sovente la scena all’arruolamento di atleti molto giovani ancora in una fase di specializzazione o evoluzione fisica, sebbene chiaramente si tratti dei migliori talenti espressi dal movimento nazionale, la militarizzazione precoce può imporre delle accelerazioni che in diversi casi hanno reso molto complessa l’evoluzione del talento verso l’alta qualificazione internazionale.

Infine, l’apertura dei Centri Giovanili dei Gruppi Militari, ha creato disarmonie nel tessuto societario del territorio di riferimento, potendo difatti i Gruppi Militari mettere a disposizione asset logistici e di risorse umane professionalizzate con standard qualitativi più alti mettendo talvolta in difficoltà i Club Civili concorrenti sia nel territorio locale che nazionale.

Sicuramente il piano di attività tecnica di Sviluppo Territoriale ed Alta Performance, una volta a regime consentirà anzitutto ai GSM di attingere ad una platea di atleti di alta fascia già passati attraverso la fase di forte specializzazione, più grandi, e con reali e concrete ambizioni di carriera internazionale. L’ulteriore investimento fatto dalla comunità in quegli atleti attraverso le risorse a disposizione dei Corpi Militari consentirà di mirare dritto al risultato, sviluppando processi di training dedicato nelle strutture militari (si pensi agli attrezzatissimi Centri di Preparazione delle Fiamme Gialle o dell’Esercito). Questo approccio è insito nella struttura e nel percorso di crescita dell’atleta descritto nel piano “Orizzonte Atletica 2021-2028”.

L’approdo ad un Gruppo Sportivo Militare al termine del percorso di accompagnamento costituisce una grande opportunità per tutti, in primis per l’atleta stesso, che avrà affrontato il periodo della qualificazione specialistica con serenità e focus sugli obiettivi tecnici (e meno su quelli agonistici), sarà cresciuto insieme al proprio tecnico. Il tecnico anch’esso sarà un fondamentale partner del Gruppo Sportivo Militare, nell’idea che il lavoro prosegua “a casa” per l’atleta, ci saranno tutti i presupposti per continuare a credere nel binomio tecnico atleta- allenatore, auspicabilmente diminuiranno se non si azzereranno i casi di divorzio tecnico dovuti al passaggio in un Gruppo Militare. La Federazione ed il movimento avranno altresì spazio per il coinvolgimento di nuove leve giovanili intanto cresciute nell’ambito del progetto di Sviluppo Territoriale. Le società di origine avranno beneficiato di contributi “Bonus Atleta Alto Livello” negli anni di crescita, visto sviluppare in casa figure tecniche di spessore e con buona riuscita degli investimenti prodotti avranno un gruppo di lavoro complessivo cresciuto intorno alla risorsa Atleta.

Sarà necessario in ogni caso avviare un tavolo di lavoro congiunto e continuo per individuare e risolvere le problematiche e favorire la crescita degli atleti chiamati all’arruolamento, risolvere le questioni di sovrapposizione di interventi o di divergenza di regole operative/comportamentali (esempio passaggio da atleta sostenuto nei piani di Sviluppo Performance federale ad atleta arruolato, trattamento del tecnico, pianificazione tecnico agonistica, sfruttamento dell’immagine).

Nel tavolo di lavoro dovrà anche essere affrontato l’argomento dei Gruppi Giovanili dei Gruppi Sportivi Militari, individuando soluzioni in chiave Win-Win rispetto ai Club Civili.

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