UNA NUOVA VISIONE DELL’ATLETICA LEGGERA

Orizzonte Atletica 2021-2028 è un Piano Programmatico che nasce dalla visione di una nuova Atletica, sotto una nuova Presidenza FIDAL, fatta di progetti reali, ma ambiziosi a corto, medio e lungo raggio, rivolta a tutti gli atleti, tecnici e club meritevoli che sanno produrre risultato, guidata da una squadra forte con esperienza da ex-atleti, leader e manager, e con la capacità di riportare l’Atletica Italiana ad un ruolo di primo piano sia nello Sport Internazionale ad Alto Livello che in tutto il tessuto dell’attività sportiva e sociale nel nostro Paese.

Un genitore, ovunque esso sia, in città o nelle periferie di campagna, deve poter accompagnare il proprio figlio di 12 anni a fare atletica leggera, sapendo che sul territorio esiste un tecnico, un sistema, un progetto, una visione a lungo termine di Atletica Leggera capace di assicurare progettualità, sostegno e sviluppo all’Atleta. L’obiettivo è portare un piccolo ragazzo di 12 anni prima ad innamorarsi dell’Atletica, anche attraverso il gioco ed il divertimento, crescere ed arrivare a 16-17-18 anni con grandi sogni, avendo dimostrato il proprio talento sul campo, per poi guardare avanti al proprio futuro sapendo che esiste un percorso di accompagnamento e crescita a lungo-termine, impostato dalla FIDAL, con supporto tecnico, agonistico ed economico, definito in modo chiaro, certo e meritocratico, in funzione delle tappe fondamentali della crescita dell’atleta e dei sui risultati sul campo.

In questa nuova visione dell’Atletica Leggera assume un ruolo fondamentale, non solo la volontà di cambiare in parte lo “status-quo” della FIDAL, ma offrire progetti concreti di sostegno per valorizzare il binomio “atleta-allenatore”, per i quali tutto il mondo dell’Atletica Leggera sia disposta a lavorare e capace di “lavorare duro” per intraprendere un cammino nei prossimi anni sul campo e con riforme istituzionali.

Oggi esiste tuttavia un sistema radicato ancora sul concetto che per fare atletica ad alto livello ed avere una base economica sicura, un atleta di grandi speranze debba entrare a far parte di un Gruppo Militare –lasciando il proprio “club di base giovanile” o “club assoluto” -e molto spesso anche il proprio percorso di studi universitari. Tuttavia, questo modello di sistema dell’Atletica -figlia delle riforme politiche sportive del passato e di altri tempi – oggi forse implementato solo da Cuba e dalla Russia- è stato incapace di adeguarsi ai tempi e alle esigenze dello Sport Moderno, anche considerando che la base dell’atletica in Italia è fatta di club ed associazioni civili.

Nella nuova visione dell’Atletica Leggera si vogliono assicurare prospettive di crescita sia tecnica che progettuali e di performance, ma aggiungere anche un piano economico solido e certo per atleti ed allenatori meritevoli, un percorso con prospettive reali che permetta di fare atletica ad alto livello.   In questo, la nuova FIDAL si impegna a sostenere l’atleta, il suo allenatore ed i club più meritevoli nelle tappe fondamentali di sviluppo, dalle categorie giovanili sino all’élite, con un’attenzione e logiche diverse, guardando non solo ai club, ma anche ovviamente ai Tecnici, alla Scuola, alle Istituzioni e ad una ristrutturazione della Governance della FIDAL con una gestione più moderna e dinamica, più vicina ai Comitati Territoriali,  e con un piano di politiche espansive -non di tecnicismi amministrativi- dove le attività di Gestione Marketing, Promozione e Sviluppo Eventi diventano oltremodo importanti,  attorno al fondamentale concetto di un nuovo orizzonte…“Orizzonte Atletica 2021-2028”.

LE RISORSE

Non ci sono risorse!

Questo è quanto ci sentiamo ripetere da sempre allorquando si intenda proporre un piano d’azione che smuova le acque della nostra Atletica.

Di fronte ai ripetuti “zero tituli” della storia recente, di fronte alla costante sensazione di far parte di un movimento dall’immenso talento e potenziale, spesso dobbiamo constatare che tale potenziale rimane inespresso, ciò succede quando andiamo a tirare le somme nel contesto internazionale e ci accingiamo a contare le medaglie.

Da gente di campo che fa i conti ogni giorno con le risorse, sappiamo quanto costa un giavellotto e quanto un’asta, sappiamo che le risorse inestimabili sono quelle del nostro volontariato mosso dalla passione, ma sappiamo anche che la nostra Federazione è ricca, con un bilancio di 30 MLN di euro nel 2019, una dotazione di personale di alto livello ed in numero tale da poter amministrare un qualsivoglia organismo complesso, così come sappiamo, e non dobbiamo dimenticare, che la nostra è una Federazione tecnica, la cui missione fondante è quella dello sviluppo e della promozione dell’Atletica Leggera, del perseguimento degli ideali e degli obiettivi Olimpici, e da questo dobbiamo ripartire!

Prima di realizzare il piano “Orizzonte Atletica 2021-2028”, dalla domanda “ci sono le risorse?” siamo passati a “come investiamo le nostre risorse?”.

Alcuni numeri indicano in maniera eloquente l’indirizzo seguito dalla governance fino ad oggi, con dati del 2019:

  • Supporto ad Atleti di Alto Livello:

700.000 euro

pari al 2,4% del budget

  • Supporto ai Club:

1.380.000 euro

pari al 4,7% del budget

  • Compensi ai Tecnici:

1.245.000 euro

pari al 4,2% del budget

  • Spese per Formazione:

345.000 euro

pari al 1,1% del budget

Qualche riflessione sicuramente va fatta, il solo costo dei tecnici, ad esempio, giustificherebbe il pagamento ad almeno 50 figure professionalizzate attive Full Time sul territorio e pagate molto bene! Non ci pare esista però questa tipologia di figura nella nostra organizzazione, possiamo quindi solo immaginare che ci sia una forte polverizzazione delle risorse.

Sempre dai dati di bilancio 2019:

  • Spese di Viaggio Attività Alto Livello
3.490.000 euro pari al 11.9% del budget
  • Spese di Materiale Sportivo/Abbigliamento
1.287.000 euro pari al 4,4% del budget
  • Eventi Internazionali (tra cui Golden Gala?!):
4.200.000 euro pari al 14,3% del budget
  • Costi del Personale
5.450.000 euro pari al 18,6% del budget
  • Consulenze Prestazioni Tecniche/Scientifiche
1.129.000 euro pari al 3,9% del budget

Non è nostra intenzione esprimere un giudizio di merito, anche se è doveroso notare che una Federazione che spenda per sostegno agli atleti una cifra pari ad 1/5 di quello che spende per spese di viaggio non deve sorprendere in quanto a difficoltà nel raggiungere obiettivi agonistici e risultati di vertice.

L’intento è quello di evidenziare, con una semplice inversione di indirizzo politico unita ad una opportuna politica espansiva ed al tempo stesso spesa oculata (valorizzando ad esempio le risorse interne), come sia possibile individuare significative aree di budget da orientare verso attività “core”, quali la formazione, il sostegno a tecnici (professionalizzandoli), ad atleti incentivandoli e garantendogli stabilità economica, senza dimenticare di investire soprattutto nelle società sportive: la base del nostro sport.

Torta1
Torta2

Uno slogan recita: l'azienda che crede nei suoi impiegati e collaboratori investe nella formazione!

Le nostre risorse, da quelle interne (i dipendenti), a quelle del nostro mondo associativo (i tecnici, dirigenti, giudici) vanno formate, aiutate a crescere e indirizzate verso l’elevazione delle proprie competenze. Gli atleti che investono la propria vita nel nostro sport vanno accompagnati verso una strada di successo con prospettive concrete e certe.

La stagione 2020, con la pandemia, ci ha posto di fronte a scelte obbligate e di necessario adattamento, scelte che sono state per certi aspetti forti ma che hanno mostrato la capacità di saper reagire. Su questa capacità di cambiamento vogliamo far leva, proponendo un piano espansivo e riformatore che torni a valorizzare l’essenza del nostro mondo, la scienza tecnica, la dedizione, il carisma dei nostri uomini e donne, il Piano “Orizzonte Atletica 2021-2028”.

Immaginiamo una federazione che, sin dalla base, investa nelle proprie risorse e sviluppi le competenze necessarie a portare la nostra disciplina ai vertici dello sport nazionale.