Una azione qualificata e di alta performance deve gestire con un piano organico e con regole certe le attività di supporto medico sanitario, con obiettivi mirati alla velocità di intervento, alla prevenzione e, per l’alta fascia, alla sinergia con la pianificazione e preparazione degli eventi in constante contatto con il settore tecnico.

È necessario un solido e stabile supporto stratificato per fasce di intervento e livello di qualificazione, affinché per ciascun livello di accesso si sappia quali risorse sono a disposizione, quali regole seguire per il sostegno, quali per il monitoraggio sanitario anche stabilendo convenzioni con centri medici localizzati in periferia.

Si prevedono i seguenti interventi:

  • Organizzazione di una rete accreditata di referenti medico/sanitario in forma di professionisti e centri diagnostici distribuiti in maniera opportuna sul territorio affinché attività di screening/diagnostica possano essere eseguiti in tempi rapidi e di qualità;
  • Organizzazione di una cartella clinica sportiva condivisa in cui raccogliere, in rispetto della tutela delle informazioni sensibili che la caratterizzano, tutto il materiale diagnostico/valutativo riferito all’atleta;
  • Organizzazione di interventi programmati di valutazione funzionale e sanitaria a titolo preventivo e di monitoraggio, finalizzati alla tutela e l’integrità degli atleti di vertice internazionale valorizzando l’Ufficio Preparazione Olimpica del CONI e le eccellenze dell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI;
  • Istituzione di una figura tutor medico da abbinare ad ogni atleta di vertice, affinché si crei un rapporto stabile e fidelizzato di consulenza caratterizzato da rapidità di intervento e piena conoscenza della storia clinica dell’atleta;
  • Individuare dei canali di convenzione dedicata con strutture assicurative di sanità privata con cui concordare piani assicurativi dedicati alla figura dell’atleta con accesso differenziato per fasce che vadano dall’altissimo vertice all’atleta di base, polizze assicurative che consentono accesso immediato a centri medici e strutture ospedaliere convenzionate pubbliche e private con sottoscrizione diretta da parte di Fidal per gli atleti di vertice e con sottoscrizione convenzionata per gli atleti di base. Un master, ad esempio, potrebbe sottoscrivere a basso costo annuale una polizza assicurativa dedicata che includa screening medico, visita agonistica, fisioterapia, visite specialistiche e gestione degli “incidenti” con copertura dei costi.
  • Costruire una rete di dialogo tra il settore medico nazionale ed i fiduciari medici regionali ed a cascata con i medici sociali, rafforzando l’azione comune distribuendo linee di indirizzo e di tipo informativo specifico affinché su tutto il territorio vengano applicati principi regolatori comuni organizzando seminari di informazione e di aggiornamento.
  • Rafforzare e mettere “a sistema” la gestione delle certificazioni mediche ai fini del tesseramento, garantendo ad esempio accesso al sito dei tesseramenti al medico sociale che con apposito profilo possa certificare la copertura sanitaria.

La nostra Federazione adotterà politiche di ferma opposizione alle pratiche dopanti, il gioco deve essere leale e l’educazione alle buone pratiche deve essere parte integrante della nostra missione tecnica e federale. Organizzazione di seminari, convegni e sessioni di aggiornamento sull’argomento della corretta alimentazione indirizzati a tecnici, medici sociali ed atleti tenuti da esperti di chiara fama ed esperienza per poter disciplinare correttamente, in relazione ad una corretta alimentazione, il riscorso a forme scriteriate di integrazione alimentare, spesso preambolo al ricorso successivo a forme illecite di sostegno. Intensificazione controlli e formazione sono le parole chiave della nostra visione, in questo senso verranno predisposte anche iniziative costanti di tipo informativo e sempre in primo piano nella comunicazione federale rivolta ad atleti e tecnici.

Attraverso le azioni di sensibilizzazione di tipo informativo e l’opportuna evidenza delle pratiche ed episodi contrari alla correttezza, si vuole incentivare lo sviluppo di un senso etico diffuso, con i protagonisti della nostra atletica dal campione all’atleta e tecnico di base, che tutti fermamente sentano come inappropriata, da perseguire e negativa qualsivoglia pratica dopante o di sostegno illecito al training ed alla prestazione.

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