La forza di un progetto si concretizza anche nella squadra di governo che verrà incaricata di occuparsi della governance. Il Consiglio Federale unitamente al Presidente Federale quali organi deputati al governo politico della federazione dallo Statuto Federale, saranno il fulcro delle decisioni politiche seguendo leggi e principi istitutivi così come stabilito dalle carte federali. Lacomplessità dell’atletica richiede però altri momenti, forse meno istituzionali ma essenziali.

Su tutti quelli che possiamo ricondurre all’istituzione della Commissione Tecnica Nazionale, della Commissione Impianti Sportivi, della Commissione Nazionale Atleti, e della Commissione Benemerenze.

I citati organi anche alla luce della riduzione nel numero del Consiglieri Federali dopo l’introduzione delle nuove norme del CONI, devono essere coadiuvate da figure ed organismi tali da consentire la massima condivisione e confronto, ad esempio le Società e gli Organizzatori, soprattutto con riferimento a specifiche azioni di riforma istituzionale o regolamentare. Alcuni diquesti dovrebbero sedere in Consiglio Federale in base all’art 15 comma 3 e 4 che permette l’invito a persone od esperti. Il Consiglio Federale è prima di tutto un organo di indirizzo politico e quindi le diverse sfaccettature dell’atletica devono essere rappresentate.

Ovviamente il Consiglio Federale, dal momento che il CONI ha cancellato nei suoi nuovi principi, la costituzione di un esecutivo ristretto che disbrighi atti amministrativi e formali, ha anche questi compiti che tuttavia non possono avere il sopravvento sugli indirizzi politici. Il Consiglio Federale deve poter avere al suo fianco dei momenti di pensiero e di approfondimento. Ad esempio, un Centro Studi, non solo Tecnico, ma anche Legislativo, Scientifico. Cosa che vedo difficile in un primo quadriennio ma comunque necessario. La FIDAL non può abdicare ad essere la prima Federazione del CONI e quindi la forza motrice e trainante, quindi organizzazione propositiva e pesante su tanti argomenti.

L’assegnazione di deleghe in consiglio andrà a tener conto della parallela organizzazione manageriale da reimpostare in seno alla macchina amministrativa e di funzionamento con un percorso speculare e sovrapponibile al concetto di delega assessorile nelle amministrazioni locali coniugate con le direzioni dipartimentali delle varie aree funzionali federali.

Il management federale politico dovrà porre grande attenzione alle riforme “istituzionali” e porre nella propria agenda un piano di riformulazione statutaria e regolamentare tale da proiettare nell’ambito del proprio mandato elettorale la Federazione adeguandosi ai tempi e alle esigenze dello Sport Moderno.

Circa l’attuale sistema elettorale della FIDAL, al fine di garantire ulteriore spazio alla democraticità e possibilità di proposta, deve esserci spazio per un ripensamento del processo di elezione e rappresentanza politica, avvalendosi di una fase di studio assistita da esperti in materia legislativa, sociologica, organizzativa e di diritto e management sportivo. Tale fase di studio potrebbe valutare gli impatti a medio termine rispetto ad un diverso sistema di rappresentanza, anche l’osservazione di più efficienti sistemi federali italiani o stranieri potrà essere di esempio e valutazione.

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